venerdì, agosto 08, 2008

C'era una volta la Dc


ed è scomparsa travolta dalla caduta della Prima Repubblica
e stanno scomparendo gli uomini che ne hanno incarnato il volto del potere
come Antonio Gava, 7 volte Ministro della Repubblica, partito dalla mia Castellammare di Stabia alla volta di Roma e morto stamattina presto

una figura politica complessa come complesso era quel partito- popolare e di massa- che del clientelismo fece un modello di gestione del potere

complessa come la mia città un tempo definita Stalingrado del Sud dove si sfilava in corteo contro la Dc e ci si inginocchiava la domenica mattina in chiesa nei banchi dietro ai potenti della Dc ma che oggi non può vantare un livello politico come quello di un tempo, anche degli avversari.

ricordo quando Gava arrivò alla messa di papa Giovanni Paolo II quel 19 marzo 1992 quando ragazzini lo fischiammo

ma oggi è il momento delle condoglianze e, credetemi, non è stato semplice non scivolare nè in giudizi critici nè in panegirici...il mio ruolo ha imposto parole istituzionali... tali sono state, ma l'esigenza di una riflessione la avverto forte...

15 commenti:

Pellescura ha detto...

A me non è mai piaciuto. Non possiamo rimpiangere quelli che c'erano solo perchè quelli di oggi fanno schifo.

Lucia Cirillo ha detto...

Pur concordando con Pellescura (ma in fondo mi pare di capire anche tu)...mi associo alle condoglianze. Almeno per oggi nessun giudizio crtico. Ricominciamo domani.

stellastale ha detto...

@pellescura: non rimpiango affatto gava, anzi... da stabiese so che cosa ha significato il suo sistema di potere... non rimpiango quello... figuriamoci... ma il fatto che se prima c'erano "banditi" di spessore.... ora banditielli di 4 soldi

@lucia: mi hai capita

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Rispetto per la morte. Per la persona, nominandola da viva, condanna assoluta.

Ciao Stella
Daniele

Anonimo ha detto...

La morte impone rispetto. Di qualsiasi persona si parli. Capisco e condivido il giudizio di Ale. Gava ha rappresentato un modello di gestione del potere. Condannabile, esecrabile ma, e mi turo il naso mentre lo dico, era uno sforzo di affrontare e risolvere in primis i problemi di un paese, badando bene al proprio tornaconto personale.
C'era capacità e spessore politico in chi governava. Piegato alle logiche di partito, agli interessi di parte, al controllo del territorio certo. Questo è una verità storica. Ma c'era anche lo sforzo di migliorare questo paese.
Oggi ci sono pagliacci alle prese con conflitti d'interesse mostruosi, leader di un'opposizione di paglia cresciuta a figurine, sbiaditi capipopolo ignoranti capaci di pensare solo al proprio orticello.
Credetemi, non sarei mai stato un gavianeo. E chi mi conosce sa che la mia formazione politica ne è ben lontana. Ma la politica di oggi mi fa venire il voltastomaco.

ladyoscar ha detto...

Un altro pezzettino della prima repubblica che va via... sono d'accordo con il rockpoeta rispetto per i morti e condanna per i vivi. Però la riflessione da fare va ancora oltre...pensavamo che più in basso non si potesse scendere ed invece se ci guardiamo intorno oggi...adesso si che abbiamo toccato il fondo!

enzorasi ha detto...

E'un contesto molto complesso quello da cui parti: lo è anche il giudizio che ne consegue. Comprendo anche le motivazioni diciamo "personali" e cittadine; so bene che il paesaggio urbano e sociale, tipici di ogni nicchia italica, possono influenzare un giudizio finale su un uomo e sulla sua azione politica, soprattutto alla fine di una vita.
Non credere che sia una situazione solo di C. di Stabia: potrei dirti le stesse cose di Mattarella o Lima o altri a Palermo e dintorni. Però io credo che una politica clientelare, subdola e fondamentalmente rozza e velenosa resti tale anche davanti alla grande falce che arriva per tutti (meno male). Ti fa onore la misura e il bisogno di una riflessione ma per me lo schifo resta tale comunque e sempre; ti dirò che pretendo lo stesso trattamento anche per me. Non buono o cattivo a seconda del momento o delle necessità esistenziali in senso lato, ma accettabile, da ricordare con un sorriso o con una smorfia di disgusto...vivo o morto. Non ho ben compreso quale sia il tuo ruolo istituzionale che ti ha imposto parole di un certo tipo piuttosto che altre. Ciao

Anonimo ha detto...

Stale è presidente della repubblica di Castellammare di Stabia...

stellastale ha detto...

@vilam: sei il solito esagerato

@enzo: sono solo il capo ufficio stampa del mio comune... tutto qui...per questo ho dovuto scrivere il comunicato istituzionale da parte del sindaco (di sinistra) e dell'amministrazione tutto qui

Dyo ha detto...

Boh.
Di fronte alla Morte sospendo ogni giudizio: mi viene naturale.
Non che la cessazione della vita riesca a cancellare le azioni e gli errori, ma quella maledetta mannaia che ci cade addosso ha il potere di annichilirmi.

Vale ha detto...

Concordo assolutamente col rockpoeta...

il Russo ha detto...

C'era una volta la dc, e mò visti i tempi che corrono ci tocca pure rimpiangerla... Rob de mat!
Buon ferragosto!

Anonimo ha detto...

Ma tu guarda, Ale. Sta. ha pure il
il blog... :-)

Stavo cercando su google quanti riferimenti ci fossero a "C'era una vola la Stalingrado del sud" e mi sono ritrovato sul tuo blog, per di più con la foto di Gava che stringe la mano a Falcone... :-(

Un saluto, da Leftorium

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Comcordo con Pellescura, Daniele e il Russo. Il fatto che oggi i politici facciano pietà, non significa dover rimpiangere lo schifo del passato.
Passo per un saluto.
Spero ti stia divertendo in ferie.
Ciao a presto.

Marco Crupi ha detto...

Ciao, nel mio blog si sta lavorando a un progetto denominato "Copione teatrale Open Source" è un lavoro per chi ama la creatività e mi piacerebbe se partecipassi anche tu, passa a dare un'occhiata e fammi sapere.

questo è il link del blog:

http://teatroopensource.blogspot.com/

Ciao e a presto spero ;)