giovedì, gennaio 29, 2009

Il Vangelo secondo Biff

Prima piccola premessa: sono drogata di facebook ;) e per questo ho abbandonato il mio piccolo blog.... però continuo a pensare che il blog è tutta un'altra cosa e medito di scrivere un post al proposito... so che ne sentite la mancanza.... ehehheeh

Seconda piccola premessa: nel frattempo, per una strana serie di casi, mi sono ritrovata a collaborare con assai piacere a un sito che si chiama www.culturaspettacolo.it scrivendo qualche recensione.... passateci che è carino e si trovano interessanti spunti di lettura

Terza piccola premessa: ho voglia di riprendere a frequentare questo mio spazio che è assai più mio di quanto possa esserlo un profilo fb e quindi, mettendo insieme le due piccole premesse di cui sopra, pubblico qualche piccola recensione... del resto di libri avevo già parlato altre volte


Quarta piccola premessa: come avrete ricordato tutti... sono logorroica... ehehehe... è il blog che mi spinge a farlo... rispetto alle comunicazioni sincopate di fb, vuoi mettere!?!??!?!?!


Titolo: Il Vangelo secondo Biff
Autore: Christopher Moore
Editore: Elliot (collana Scatti)
Pagine: 580
Prezzo: € 18,50

Tenero e dissacrante come solo l'amicizia tra ragazzini sa esserlo. Il Vangelo secondo Biff è un piccolo gioiello di umorismo e narrazione in cui l'americano Christopher Moore, la cui ironia provocatoria è tutt'altro che inferiore a quella degli assai più noti e pubblicati in Italia Vonnegut e Palahniuk, parte da una domanda tutto sommato legittima: ma cosa è successo in quei trent'anni prima che il Messia fosse il Messia? La risposta è affidata lungo 580 pagine, che scorrono veloci nonostante la mole del romanzo, alla voce scanzonata e sincera di Biff.

Figlio di uno scalpellino ebreo, nato e cresciuto a Nazaret dove ha la ventura di diventare amico sin dall'infanzia di Gesù della cui madre Maria è innamorato neanche tanto segretamente, Biff sostiene di essere l'unico a sapere come siano andate le cose per davvero. Perchè lui c'era. Deve pensarla così anche qualcuno un po' più in alto se duemila anni dopo la sua morte, l'angelo Raziel va a resuscitarlo e lo costringe a scrivere il suo vangelo, chiuso nella stanza d'albergo di una grande città statunitense. Mentre l'angelo, che ha qualche problema a distinguere la realtà dalla finzione, si nutre di cibaccio e serie televisive, Biff ricostruisce la storia sua e di Gesù. Perchè è ovvio che il figlio di Dio è sempre il figlio di Dio, ma è pur vero che quando vivi culo e camicia con il tuo migliore amico, la storia dell'uno si confonde con quella dell'altro. Capita sempre così e succede anche a Biff e Gesù, impegnato a capire cosa significhi essere il Messia con dubbi più che comprensibili rispetto al suo destino. Nella ricerca, ovviamente, lo accompagna Biff. Letteralmente visto che i due viaggeranno per diciasette anni sulle orme dei tre re magi, gli unici che qualcosa dovranno pur saperla se si sono fatti migliaia di chilometri per venire a trovare un bambinello in fasce. Tra Afghanistan, Cina e India, Biff e Gesù vivranno in castelli, monasteri e grotte imparando filosofie, religioni e arti orientali - idea geniale dell'autore in tempi come questi segnati dal credo dello "scontro tra civiltà".

Innamorati della stessa splendida e intelligente ragazzina, una certa Maddi, ma impossibilitati entrambi ad averla, per ragioni evidentemente diverse, Biff e Gesù vivono la loro amicizia per tutta la vita. E se per i primi trent'anni il lettore scoprirà cose inattese, si divertirà altrettanto grazie al comico e impudente "dietro le quinte" degli episodi evangelici più noti, connotato però sempre da un candore disarmante. Perfetti i dialoghi: serrati, divertenti e, a volte, sorprendentemente illuminanti, predominano assolutamente su descrizioni di fatti e personaggi. E' nello scambio di battute tra le tante figure del romanzo che si rivelano parole di verità come quelle di Gesù quando spiega che "l'amore non è qualcosa a cui si pensa, ma una condizione in cui si dimora". Chi crede che Moore avesse avuto solo voglia di mettere alla berlina fedi e tradizioni, potrebbe anche ricredersi.


I brani
"Ma non ti commuove il fatto di sapere chi è? Cos'è?"
"E a che pro? Se passassi il tempo a bearmi della luce della sua santità, come potrei prendermi cura di lui? Chi penserebbe a mentire e a imbrogliare al posto suo? Nemmeno lui può pensare sempre a quello che rappresenta, Maddi".
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"E chi sono questi tizi che andate a cercare?".
"Dei maghi, mi pare".
"E volete parlare con loro perchè.....?".
"Perchè Gesù vuole sapere come si fa il Messia".
"Oh, giusto. E tu credi davvero che sia il Messia?".
"Sì. Ma conta di più che è mio amico. Non posso lasciarlo andare da solo".
"E se non lo fosse? Se trovaste questi maghi e loro vi dicessero che Gesù è soltanto un ragazzo come tutti gli altri?".
"In quel caso avrà decisamente bisogno che io sia lì, no?".
Mio padre rise. "Già penso che tu abbia ragione. Torna presto, Levi e porta con te il tuo amico Messia (....)".


La frase
"L'amore non è una cosa a cui si pensa, ma una condizione in cui si dimora"

5 commenti:

Baol ha detto...

Eh...facebook è proprio una droga, ormai resisto solo io :D

fabio r. ha detto...

oooh! finlamnete ti rivedo/ rileggo!! anch'io cazzeggio su gùfaccialibro ma il blog è n'antra cosa! vuoi mettere? qui parli, scrivi, rifletti, stimoli mente e cuore. di là chiacchieri, cazzeggi, ti fai i cacchi degli altri...

Diciamo che FB è il parrucchiere, il blog è un ristorante tranquillo.

ciao

il Russo ha detto...

Io non sono iscritto su facebook, mi spiace molto che trascuri una cosa molto personale e aperta a tutti come il blog per quella roba, ripensaci!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Allora sei ancora qui per fortuna :-)))

Vorrei contraddire Baol non é l"unico io non ho neanche un profilo su facebook....

stellastale ha detto...

@il russo: cercherò di trascurarlo meno

@daniele: ci sono, ci sono!!!