domenica, settembre 27, 2009

Una testa selvatica di Marie-Sabine Roger (Recensione mia)


Titolo: Una testa selvatica
Autore: Marie-Sabine Roger
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 189
Prezzo: € 13

Lui, lei, una panchina nel parco. Un incontro che ridà senso alle loro vite. Una storia d’amore romantico? Non proprio. Perché lui è Germain, 45 anni, alto quanto un gigante, 150 chili solitamente ciondolanti nel villaggio di cui è ufficialmente lo “scemo”. Lei è Margueritte, 86 anni e non più di 40 chili, l’unica a non prenderlo in giro ma piuttosto a prestargli attenzione in una delle sue principali attività quotidiane: contare i piccioni sul prato.
Il mondo di Germain è fatto del bar e delle bevute con gli amici, della roulotte in cui vive nell’orto della madre con cui non ha mai veramente parlato, di strampalati passatempi, ma soprattutto di poche e rozze parole. Quello attuale di Margueritte è una casa di riposo per anziani, ma è soprattutto da sempre fatto di libri. Sono quelli che lei gli leggerà facendogli scoprire il potere delle parole e dell’immaginazione, entrambi capaci di squadernare mondi nuovi e donare nuovi occhi per guardare le cose di sempre. Germain, io narrante franco e diretto, racconta questo incontro, la meraviglia di scoprire che i sentimenti si possono imparare, lo stupore a ritrovarsi a provarne di sentimenti. A dispetto di tutto e di tutti, in particolare dell’idea che si ha di sé stessi perché- è lui stesso a dirlo- “non puoi passarti il tosaerba sul cuore per sradicare la tenerezza”.
Marie-Sabine Roger narra con tocco lieve una storia delicata, senza mai scivolare nella retorica che pure è in agguato vista la materia, e ci consegna un piccolo gioiello di candore e ironia mentre ci racconta come un uomo e una donna imparano a prendersi cura l’uno dell’altra. Attraverso i libri. Inno alla lettura. Quasi meglio che una storia d’amore romantico.

ps
miao