domenica, marzo 14, 2010

e poi resta....

.... la paura

di essere sempre sola

di non avere la forza di reagire

di restare immobile

ancora...

sabato, febbraio 20, 2010

volevo dare un taglio netto

volevo tornare ai capelli cortissimi di quando avevo 15 anni
che chissà perchè io continuo a pensarmi in quel modo nonostante ho superato anche il doppio di quella età
via la lunghezza che arriva appena alle spalle
via la schiavitù della piega liscia- che non ho mai imparato a fare tanto per inciso- altrimenti sembra che mi sia scoppiato un petardo in testa e ogni tanto lo lascio scoppiato questo petardo che così tutti vedano di che pasta sono fatta
perchè in fondo mi diverte e quanto mi diverte questa mia testa ingovernabile, disperazione di qualsiasi acconciatore: nè ricci definiti, nè afro che almeno sarebbe un carattere preciso, nè ondulati.... semplicemente gonfi, tantissimi e ingovernabili. e quando il petardo lo lascio scoppiato c'è sempre qualcuno che mi guarda e dice: "ma che è successo?!?!?!?!?!" ... e io placida e serena: "e che vuoi farci? io sono fatta così!!!"
questa testa motivo di mille sfottò tra gli amici... che su questa hanno risolto anche più di una serata... e io sempre alle prese con il tentativo di dimostrare che ci sarei riuscita a sembrare normale.... e invece no... la strada del taglio netto è stata resa impraticabile dal diniego del mio parrucchiere di fiducia- il grande piccolo saggio pino- che mi fa: "dobbiamo aspettare... arriva una cosa speciale per la stiratura e poi te li taglio"... secondo me prende tempo.... e io poi cambio di nuovo idea e fisso un altro obiettivo da festeggiare con un taglio di capelli.... che so... tipo perdo altri 10 kg e poi me li taglio.... restando con il dubbio che ancora non è il tempo di dare tagli netti.... perchè tanto da qui a poco ci saranno i fatti e le circostanze a dirmi se devo farlo....
intanto mi carezzo i capelli: sono miei oltre qualsivoglia mia aspettativa!

martedì, febbraio 09, 2010

gesti antichi e antiche paure

un gesto antico come una lettera scritta a mano che ti arriva nella buca della posta, con quella grafia così familiare, mi ha commosso fino alle lacrime... che poi mica ci vuole molto per farmi mettere a piangere.... soprattutto di questi tempi!!!!
perchè ora come ora paure antiche e l'ansia che accompagna ogni minimo gesto e ogni minima decisione da prendere sono tornate con gran forza a farmi compagnia.
la lettera me l'ha mandata la mia sorellina che in tempi come questi in cui di solito ci sentiamo via mail o chat o videochat o mms o sms o chi più ne ha più ne metta ha scelto di scrivermi con carta e penna e mandarmi delle foto dell'ultima arrivata: grazie, grazie, grazie!
le paure e le ansie poi sono sempre le stesse... quelle di non essere adeguata ... troppo lontana all'idea che avevo di me, che forse neanche me la ricordo più qual era questa grande idea... la paura di essere sola in mezzo a troppe parole... alla ricerca continua di qualcosa che non c'è e non potrà mai esserci se continuo a fare sempre gli stessi errori... ma basta: mi sono rotta anche di lamentarmi!!!
ho voglia di aria e di tornare a ridere e di non aver paura... amo, sogno, non ho paura.... com'era bello quello slogan durato una sola stagione...

oddio ma forse era meglio non bloggare in libertà!!! :D

domenica, dicembre 06, 2009

Scusate il ritardo

Scusate il ritardo... c'ho fatto scrivere così sulla sontuosa torta - splendido e lussurioso insieme di cioccolato arance e noci rispondente al nome 'caruso'- offerta per brindare al mio 110 e lode. Arrivato a 10 anni di distanza dall'ultimo esame.

Sono una capa di cazzo, lo so!!! Non vi ci mettete pure voi a dirmelo ché ieri sera, con festino a casa di amici, abbiamo chiuso ufficialmente il fan club "Alessà ma quann te laurei?!??!??!". e incredibilmente quando lunedì mi hanno dato il votone io non sono scoppiata in lacrime, e neanche quando il folto pubblico mi ha festeggiato fuori dall'aula delle lauree con champagne, millanta fiori e cappellone accademico, e neanche quando sono tornata a casa per dare un bacio alla mia mamma, e neanche quando il giorno dopo ho portato il mazzo di rose più bello che mi avevano regalato e una copia rilegata della tesi - copertina blu, caratteri oro... insomma un classico- al mio papà, neanche allora ho pianto.

ero solo semplicemente felice.

poi quegli stronzi dei miei amici.... discorso! discorso! discorso!.... e mi si è sciolto il rimmel.... che voi neanche lo potete immaginare com'ero figa ieri sera!!!! :D

e ho iniziato coi "grazie" che non ho scritto alla fine della tesi.... e se lo facessi anche qui.... lo trovereste disdicevole? o, ancora peggio, assai noioso???? magari dò un senso alle parole che ieri non so come ho pronunciato... e ci metto tutto... o quasi....

vabbè io lo faccio uguale.... GRAZIE ALLE PERSONE SENZA CUI LA LAUREA quella laurea con quella tesi non ci sarebbe mai stata
GRAZIE A
ANGELA che ha condiviso con me tutto il percorso all'Università con me ed era quella più incazzata (assolutamente a ragione) per il fatto che io non avessi finito... e alla sua mamma, la mitica signora Annamaria che non ha mai fatto mancare caffè e pranzetti luculliani ai nostri sforzi intellettuali :D

MARIELLA 'o capo mio al giornale e in politica (oltre che amica, compagna di viaggi indimenticabili, mio assessore preferito).... guarda un po' io ci ho fatto una tesi sul rapporto tra politica e giornalismo!!!!:.... e lei per me è sempre stata e resta un riferimento importante in entrambe le cose perchè mi ha insegnato tante cose senza neanche rendersene conto

LIDIA my red-sister che si è dovuta sopportare le mie prove di presentazione di tesi e che con la solita lucidità e intelligenza mi ha dato la chiave giusta per farla, senza contare l'attività di assistenza-consulenza sulla scelta del look per la seduta, con il tocco speciale e trovata geniale di FRANCESCA che è e resta sempre una femmina di gran classe, la mia chicca preferita!

PEPPE DEL GAUDIO 'o king-director che a 22 anni mi ha dato l'occasione di cominciare a scrivere per un giornale, a 24 di entrare in redazione, a 29 di essere giornalista professionista... altro che dottoressa!!!!

MARIARITA e per lei tutta la mia famiglia di Metropolis alla quale resto indissolubilmente legata anche se ora litighiamo un giorno sì e l'altro pure... sarà nel gioco delle parti visto che ora sono dall'altra parte della barricata ... ma in questo una menzione speciale va a VINCENZO il mio amico giornalista di sempre, il bambino-bacato con il quale sono cresciuta professionalmente e umanamente, e che mi ha fatto la bella sorpresa di esserci quando sono diventata dottoressa

CONCITA che si porta dietro una responsabilità non indifferente da quando quel giorno al bar del rettorato mi fa... "sai ale, aprono un nuovo giornale a salerno, cercano collaboratori dall'università"...

ELO e DO che c'erano e come se c'erano! del resto ci sono sempre stati pure se lontani!

ANTONIO che il giorno prima ha risolto il mio problema e soprattutto le mie ansie rispetto alla pen drive su cui dovevo caricare il power point.... era così semplice c'era solo un virus su quella cazzo di pennetta... ma io non avevo la lucidità per rendermene conto!!!!! oltre che per la colonna sonora personalizzata di ieri sera.... il mio amico musicista mi conosce troppo bene per non averci messo dentro tutto quello che mi piace e rispecchia di più... bossanova, jazz, rock, cantautori e SQUALLOR :D

DANILO il mio basista che ha reso meno traumatico l'impatto con la burocrazia universitaria e ha svolto in modo irreprensibile il ruolo di addetto all'ufficio cic (calci in c... ehehehe) pensando pure al piano B in caso di inceppamenti, amnesie, titubanze varie

SERGIO lui e io sappiamo perchè

LUCA e MARCO che mi hanno offerto CASA BARCOLLO per i festeggiamenti senza neanche io lo avessi chiesto... sempre grandi!!!

e questo per quello che attiene ai ringraziamenti stretti stretti per la tesi e la festa... perchè poi tutti questi anni, quelli prima e quelli dopo, io non riesco neanche a immaginarmeli senza VANESSA, davvero non ci riesco.... e non sarà un caso che ci basta uno sguardo o anche solo un tono diverso di voce o anche solo un'espressione o forse neanche questo per sapere come sta, cosa ha pensato, cosa ha semplicemente immaginato l'una o l'altra

e tutti quelli che se mi fossi laureata nei tempi giusti non ci sarebbero stati alla festa perchè ancora non li conoscevo o magari non li frequentavo e ora trovano sempre il modo per farmi sorridere anche solo se li penso ... ALFONSO, FABIO, FRANCESCA, VALENTINA....

vabbè mo basta....

la dedica ovviamente è al mio PAPA'... io il suo sguardo ho continuato a sentirlo su di me.... innanzitutto a lui dico SCUSA IL RITARDO

lunedì, novembre 09, 2009

Filastrocca

I miei pensieri
sono
uno sciame
furioso

di mostri che
volano senza
riposo

ronzano, pungono
e ti fanno
impazzire
se non avrò
un bacio
prima di
andare a dormire....



l'ho rubata in treno. mi piaceva e volevo ricordarla in qualche modo, per questo motivo ho scelto di pubblicarla qui. il mio blog, un posto assai più intimo di facebook e che sto tentando di coltivare, di nuovo

domenica, novembre 08, 2009

A Sara

I treni sono scatole di storie. Dentro ci sono quelle di tutte le persone che partono o arrivano, da una parte o dall'altra, per un motivo o per l'altro.
Io ne ho presi un po' per vedere come iniziava la tua di storia a questo mondo. Non avrei potuto fare altrimenti. Perchè sei la figlia di mia sorella, che è praticamente un pezzo di me, e tu sei praticamente un pezzo di lei. E perchè ci sono troppi chilometri tra di noi perchè io possa arrivare in altro modo che non sia quello di mettermi in viaggio.
Grazie per avermi aspettato: sei venuta fuori tre ore dal mio arrivo a Treviso e così ho potuto sentire i tuoi strilli appena arrivata al nido, vedere i tuoi occhi ancora gonfi per lo sforzo del parto, avvisare in tempo reale la tua nonna e la tua famiglia di giù, ancora prima di quanto sia stato fatto con quella di su.
Per ingannare l'attesa solitaria leggevo "L'odore dell'India" di Pasolini, mentre tu venivi fuori. Ci sono stata quest'estate in India. Chissà se tu ci andrai. Chissà dove andrai. Di sicuro, appena possibile, zia ti porta al mare. Te l'ho promesso.
Bacio

sabato, novembre 07, 2009

da.. Il palazzo delle pulci...

"era un uomo che per sopravvivere aveva bisogno di sentirsi indispensabile- uno di quelli che o si innamorano di donne fragili o finiscono col rendere fragili le donne che amano"
(ritratto di Pavel Pavlovic Antipov)

"alcune persone hanno un viso che è come una calamita rivestita di pelle, una calamita che attrae tutti i lati oscuri, gli alti e i bassi, l'anima e l'essenza della loro personalità. Queste persone pensano con il viso; discutono, passeggiano, litigano, hanno fame, sono felici, amano e fanno l'amore con il viso. Hanno bisogno di un corpo, ma questo non è che un piedistallo insignificante, attaccato al viso al solo scopo di sorreggerlo. Queste persone sono essenzialmente volti che camminano. Di conseguenza non possono mai nascondere i loro sentimenti. Qualunque cosa provino si riflette, totalmente e immediatamente, nei loro lineamenti"
(ritratto de l'amante blu)


... ma quanto mi sta piacendo il libro che sto leggendo!!!! sono appena alle prime 90 pg e sento che già mi mancherà quando avrò attraversato le altre 300.... è di elif shafak... un piccolo grande gioiello per soli 5 euro!!!!